Una parte integrante dell’alimentazione moderna è l’assunzione di bevande gassate, particolarmente amate da milioni di persone, sia giovani che adulte. Nonostante la loro freschezza però sono bevande che contengono elementi come zuccheri e aromi, ciò che però crea molte questioni sono gli ingredienti che si affiancano ad essi, come ad esempio il clorato.
Quest’ultimo si forma attraverso dei processi industriali, come ad esempio durante la disinfezione dell’acqua potabile con il cloro. Nonostante non sia un ingrediente utilizzato in maniera intenzionale, le sue tracce si possono rilevare attraverso svariate analisi, e ciò causa numerosi dubbi e domande che interessano la sua origine e la sicurezza riguardo le bevande che ne contengono.
All’interno di questo articolo andremo ad approfondire le origini e cosa sia il clorato, come arriva all’interno delle bevande gassate e soprattutto gli effetti che causa alla salute delle persone che ne assumono delle quantità importanti. Inoltre, andremo ad analizzare quelli che sono i risultati ottenuti da vari test scientifici ed i pensieri degli esperti in materia.
Cos’è il clorato
Prima di tutto, è importante capire che il clorato è un composto chimico che deriva dal cloro, la sua struttura è composta principalmente da ossigeno e cloro. Solitamente viene utilizzato all’interno di agenti ossidanti e nella produzione di pesticidi utilizzati a livello industriale. Nonostante questi usi, pare che la sua presenza all’interno delle bevande non sia intenzionale.
Le tracce di clorato si possono trovare nel momento in cui il cloro viene impiegato come disinfettante, questo accade soprattutto nei sistemi di purificazione dell’acqua potabile. Ad esso vengono collegate varie reazioni chimiche che avvengono durante la disinfezione, e ciò portano alla creazione di alcuni sottoprodotti, come quello di cui vi stiamo parlando, il clorato.
Secondo gli esperti, che tengono in costante osservazione i livelli di clorato presente nelle bevande, hanno affermato che devono essere assolutamente molto bassi, così da evitare qualsiasi tipo di rischio per la salute di chi consuma determinate bevande. Nonostante questo, è importante sottolineare che la tossicità di questo elemento dipende dalla qualità assunta.
Tracce nelle bevande gassate
Uno dei modi principali con il quale il clorato si introduce all’interno delle bevande gassate è attraverso l’acqua. Questo perché l’acqua è l’ingrediente principale di svariate bibite, il processo di trattamento e purificazione dell’acqua è molto importante. Se il cloro è usato come disinfettante, e ciò porta alla produzione di tracce di clorato.
Un altro fattore che può comportare la presenza di clorato all’interno delle bevande è il riciclo di materiali che vengono utilizzati per conservare le bevande. In alcuni casi, il clorato può anche rilasciare delle tracce all’interno di contenitori destinati al riciclo oppure all’interno di alcune fasi collegate ai sistemi di imbottigliamento. Per questo motivo si afferma che la sua presenza sia involontaria.
Infine, un altro fattore che potrebbe causare la presenza di tracce di clorato all’interno delle bevande gassate è collegato alle tecniche di produzione che implicano l’utilizzo di ossidanti oppure di reagenti chimici che possono causare l’involontaria generazione di clorato. Nonostante le quantità sono minime, bisogna prestare un livello di attenzione molto alto.
Rischi per la salute
Il clorato se consumato in dosi minime non causa effetti collaterali alla salute, ma se il consumo diventa importante, può influire in maniera negativa con il metabolismo cellulare, precisamente ci stiamo riferendo alla funzione delle cellule rosse del sangue. Questo può causare svariai problemi come la metemoglobinemia, si tratta del non trasporto dell’ossigeno attraverso il corpo.
Gli esperti hanno inoltre voluto sottolineare che l’esposizione cronica a livelli elevati di clorato può comportare gravi effetti rispetto alle esposizioni occasionali. Per questo motivo, è molto importante controllare e soprattutto regolare quelle che sono le concentrazione di clorato all’interno dei sistemi alimentari e nelle bevande; si tratta di un fattore fondamentale.
Le normative europee hanno studiato e previsto alcuni limiti particolarmente rigorosi riguardo la presenza di clorato all’interno dell’acqua e soprattutto negli alimenti che vengono assunti. In questo modo, è possibile minimizzare quelli che sono gli eventuali rischi per la salute pubblica, evitando quindi che possano esserci degli effetti collaterali anche importanti.
Riassunto e conclusione
In sintesi, il clorato è un sottoprodotto del cloro, che si può trovare all’interno delle tanto amate bevande gassate, e le tracce presenti sono causate dall’acqua che viene utilizzata durante la produzione. Nonostante le quantità siano minime e i rischi solitamente bassi, la sua presenza crea non pochi dubbi riguardo quello che è il tema della sicurezza alimentare.
Per concludere vogliamo sottolineare che, bisogna rimanere consapevoli riguardo ciò che assumiamo. Inoltre, il clorato è solamente un semplice esempio riguardo quella che è la gestione dell’industria e della scienza in base alla comprensione di quelle che sono le possibili contaminazione. Nonostante la sua presenza non sia motivo di allarme, rimanere informati sulle regole è molto importante.