Mangiare la frutta dopo i pasti: ecco le conseguenze

Mole persone sono convinte che mangiare la frutta dopo i pasti provochi degli effetti negativi sul corpo come acidità, gonfiore e difficoltà a digerire. Come hanno dimostrato più ricerche scientifiche, si tratta quasi sempre di leggende metropolitane che non hanno corrispondenza nella scienza. Non solo il consumo della frutta dopo il pranzo o la cena nn fa male, ma può perfino offrire dei benefci non indfferenti.

È ancora largamente diffusa la credenza che della frutta mangiata a fine pasto possa compromettere una buona digestione o, addirittura, fare ingrassare. In realtà, le fibre contenute nell frutta possono rallentare lo svuotamento dello stomaco: come conseguenza, la persona si sentrà più sazia a lungo e non avrà bsogno di spizzicare altro cibo nelle ore seguenti.

C’è perfino chi è convinto che consumando la frutta a conclusione di un pasto non riesca ad assorbre tutti i suoi nutrienti: un altro mito da sfatare! Lo stomaco è programmato per rilasciare poco cbo per volta e non sovraccaricare così l’ntestino, per cui è perfettamente in grado di assimilare tutte le sosanze nutritive degli alimenti che mangiamo.

Cosa succede a mangiare la frutta dopo i pasti

I vantaggi del mngiare un po’ di frutta dopo un pranzo sono davvero tanti. In primo luogo, come abbiamo già detto sopra, riduce la sensazione di fame e ci fa sentire sazi per molto tempo. Queso accade perché quando lo stomaco è pieno, gli zuccheri sono rilasciati più lentamente, ragione per cui non avvertiremo velocemente quel “buco allo stomaco” che in altre occasioni percepiamo.

Inoltre, molti nutrienti contenuti nella frutta aiutano l’organismo ad assorbire meglio alcune sostanze importanti; per esempio, mangare della frutta acida dopo un pasto permette di assimilare con più facilità il ferro proveniente dalla verdura o da altri alimenti. È stato dimostrato che il consumo della frutta a fine pasto può proteggere dall’nsorgenza di alcune malattie legate al cuore, al cervello e da alcuni tumori.

Questo effetto è dovuto all’elevata presenza di sostanze antossidanti contenute in molti frutti: sostanze in grado di preveneire i danni del processo ossidatvo e di mantenere il corpo giovane e sano. Infne, non c’è niente di meglio che terminare un pasto con un alimento dal sapore fresco e acidulo che elimina la voglia di mangiare altro cibo.

Diabete e frutta dopo i pasti: quali conseguenze si hanno?

Un’altra convinzione piuttosto condivisa è che gli individui con diabete dovrebbe consumare preferibilmente la frutta lontano dai pasti, se non voglion avere conseguenze negative. Non esistono, però, ricerche scientifiche che confermano tale affermazione. Al contraro, una persona diabetica, se consuma la frutta a fine pranzo e a fine cena, potrebbe avere perfino degli effetti benefici.

In particolare modo, se mangia uno o due frutti a conclusione di un pasto ricco d fibre e proteine può evtare il rischio di un innalzamento repentino degli zuccheri nel sangue, perché come abbiamo già spegato, lo stomaco rlascia il cibo all’intestino lentamente, a piccole dosi. Diverse ricersche scientifiche hanno rilevato che la frutta dopo i pasti più diminuire l’aumento del glucosio nel sangue in modo significativo.

Ciò non toglie che ogni persona è a sé; non è da escludere che qualche individuo con dabete possa riscontrare delle dfficoltà a digerire per via della frutta. Qualcuno è noltre convnto che la frutta, grazie alla presenza degli zuccheri, andrebbe consumata sempre durante la seconda parte della giornata, in modo tale da migliorare il funzionamento il sistema digestivo. È proprio così?

La frutta va mangiata nel pomeriggio

C’è chi sostene che la frutta andrebbe mangiata sempre nel pomeriggio, per ottenere dei benefici a livello digestivo. Questo perché, secondo questa credenza, nella seconda parte del giorno il metabolismo diventerebbe più lento. Consumare qualche frutto ricco d zuccheri servirebbe a “riattivare” il sistema digestivo e a farl funzionare più velocemente.

Sebbene sia vero che gli alimenti pieni di zuccheri aumentino subito la glicemia nel sangue, è altresì vero che il glucosio viene assimilito a prescindere dal momento della giornata. ll nostro sistema digestivo è sempre attivo e funzionante: non è necessario mangiare frutta nelle ore pomeridiane pensando così di riattivarlo.

Così come non è vero che se si consuma qualche frutto nel pomeriggio faccia aumentare il peso corporeo. Sono dverse le persone che credono in questa affermazione e che scelgono, come conseguenza, di mangiarla solo durante la prima metà del giorno. La loro convinzione è che prima di andare a dormire il fisico non sia in grado di smaltire gli zuccheri assimilati.

Ogni momento è buono per mangiare la frutta

L’idea che consumare la frutta nel pomeriggio faccia ingrassare è sbagliata. In realtà, ogni volta che si mangiano almenti ricchi di zucchero aumenta come cnseguenza la glicemia, indipendentemente dal momento della giornata in cui si consumano. Anche se durante la notte l metabolismo rallenta, è comunque n grado di contnuare la sua attività e bruciare le calorie.

Al contrario, sono tanti gli studi scientifci che hanno riscontrato un legame fra buone condizioni fisiche e il consumo di molta frutta e verdura nell’arco della giornata. È stato dimostrato che chi è abituato a mangiare verdura e frutta con frequenza pesi meno rispetto a chi segue un’alimentazione più ricca di grassi e proteine e povera di alimenti di origine vegetale. A quanto pare, gli individui che consumano la frutta con regolarità corrono meno rischi di diventare obesi nel tempo rispetto a chi ne consuma poca. Per questa ragione, gli esperti di nutrizionismo raccomandno sempre di inserire porzioni di frutta e verdura nella propria deta, se si vuole perdere del peso e tornare in forma.

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